Cari lettori e lettrici, mi rivolgo a voi con un messaggio di riflessione e un appello alla solidarietà. La violenza è un problema che persiste nelle nostre comunità, sabotando la nostra sicurezza, è un fenomeno complesso che si manifesta in molteplici forme, diffuso in ogni strato della società. Voglio invitarvi a riflettere su questo fenomeno, a comprenderne le cause e a unirvi a me nell’impegno per un cambiamento positivo. Affrontare questo problema richiede un approccio globale che comprenda la prevenzione e la guarigione. Spesso, l’aggressività è una manifestazione di disagio e frustrazione da parte di individui abbandonati dalla società. Ognuno di noi ha dei sentimenti: è proprio dai sentimenti più puri che nascono i problemi, ma dobbiamo imparare a controllarli, soprattutto l’ira, così da prevenire ogni tipo di violenza. Alcune volte invece, la violenza nasce dalla mancanza di consapevolezza: programmi educativi che promuovono la comprensione e il rispetto reciproco possono contribuire a creare un ambiente più sano e sicuro. È essenziale fornire alle famiglie supporto e sicurezza per i membri più vulnerabili della società, per affrontare le sfide quotidiane.
Riflettendo insieme, possiamo trovare una marea di soluzioni: la più adeguata mi sembra riaprire gli istituti psichiatrici. Questa richiesta viene sostenuta anche dalla criminologa Bruzzone, che ogni giorno combatte violenze dovute a fattori psichiatrici non riconosciuti o non considerati. Bisogna segnalare tutte le azioni violente e aiutare chi soffre di questo malessere ad uscirne per non causare danni agli altri. Governi, istituzioni educative e comunità devono collaborare per sviluppare strategie efficaci di intervento. Insieme, possiamo creare una comunità che respinge la violenza e che si impegna a sostenere le vittime. Condividete le vostre storie, alzate la voce contro l’ingiustizia e uniamoci, affinché nel futuro la violenza possa essere solo un ricordo del passato. Lavorando insieme, possiamo costruire un mondo in cui la pace, il rispetto e la solidarietà prevalgano sulla violenza. Il cambiamento inizia con noi, con voi e con tutti coloro che credono in un futuro migliore.
GIORGIA SCARPIELLO
Classe III G
I.C. “FOSCOLO-GABELLI”
Prof.ssa Giovanna Campanella
